"Casa delle Arti e dello Spettacolo"


Arch. Valerio Demaria
Arch. Roberta Bonavia
Arch. Laura Menardi

“Casa delle Arti e dello Spettacolo”


CONCORSO PER L'ASSEGNAZIONE DI INCARICO PROFESSIONALE
per la redazione del progetto di fattibilità

Proposta schematica del tipo di attività che si ritiene – perlomeno in via preliminare – possa essere svolta dalla “Casa delle Arti e dello Spettacolo” e delle modalità giuridiche ed organizzative con cui si pensa ad essa possa essere realizzata e gestita.


PREMESSA
Le linee strategiche riguardanti l’evoluzione Cuneese, come Provincia e come Città, richiamano il tema del cambiamento e del futuro che riconduce ad un trasformazione di linguaggio: il passaggio alle reti, la cooperazione istituzionale e l’innovazione.
Gli obbiettivi generali dell’amministrazione comunale al momento sono fra i tanti: coltivare l’interesse dell’opinione pubblica sulla propria città; creare condizioni di fruizione alternativa a quella della grande distribuzione con il rafforzamento del commercio di vicinato rientrando nelle politiche finalizzate alla creazione di centri commerciali naturali; sviluppare tutti i settori forti tra cui l’agro-alimentare, il tecnologico, il turismo sostenibile ecc. creando valore economico e sociale; coordinare l’azione di tutti gli attori coinvolti nella generazione e diffusione di valore nel territorio; diventare territorio di interconnessione tra diverse direttrici autostradali e quindi aprirsi a nuovi utenti.

Si propone di fornire infine un’offerta qualificata e diffusa di luoghi e strutture all’interno dei quali le associazioni possono svolgere le proprie attività e di coordinamento delle diverse realtà presenti sul territorio, per rafforzare il tessuto relazionale tra le associazioni e tra queste ultime e le istituzioni e per valorizzare la cultura anche come momento di svago, con particolare attenzione alla fascia d’età più giovane e all’apertura a realtà e a culture diverse favorendone l’integrazione.

Gli obbiettivi degli organi di gestione della “Casa delle Arti e dello Spettacolo” si stabiliscono sulla base di questa premessa. Sono in linea con le esigenze della città da un punto di vista urbanistico, economico, culturale e sociale e consistono nell’offrire alla città, ai suoi abitanti e ai suoi ospiti temporanei, spazi “unici”, dedicati ad esperienze di consumo culturale, perché i luoghi dello svago sono sempre più quelli attorno a cui ruotano gran parte delle attività sociali della città e si creano occasioni di incontro e confronto.


Si intende promuovere il patrimonio culturale, locale e dei nuovi artisti, attraverso una strategia di valorizzazione ispirata a modelli eco-sostenibili e si cerca di porsi come organismo di rappresentanza degli interessi culturali della città e non solo a livello locale, ma territoriale.
Creare un parco urbano della musica e dei luoghi delle arti contemporanee che miri a costruire una relazione stabile ed “affettiva” fra la città e gli artisti è il fine ricercato: occorre dare alla “Casa delle Arti e dello Spettacolo” l’identità di straordinaria risorsa della città e crearne un senso di appartenenza sui cittadini, perchè la considerino luogo di produzione e di fruizione di cultura.

TIPO DI ATTIVITA’ CHE POSSSONO ESSERE SVOLTE DALLA “CASA DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO”

Le iniziative e progetti che possano consentire la realizzazione di proposte organiche rivolte a tutti i cittadini comprendono le seguenti tipologie: educazione, formazione, promozione, ospitalità e produzione e sono di seguito in buona parte elencate.

MODALITA’ GIURIDICHE DI REALIZZAZIONE

Le convenzioni tra ente pubblico e privati prevedono un affidamento di utilizzo degli spazi con un concorso da parte dell’amministrazione alle spese di gestione e di programmazione. Al bilancio complessivo possono concorrere gli altri enti pubblici e privati e le entrate derivanti dalle attività e dall’affitto della sala di spettacolo a terzi. Non vanno dimenticate eventuali risorse derivanti da attività commerciali secondo la disponibilità di utilizzo della struttura.

MODALITA’ GIURIDICHE DI GESTIONE

Si ipotizza una divisione dei compiti e delle responsabilità tra l’aspetto di gestione degli spazi e la programmazione dell’attività negli spazi.
Prima convenzione (si propone triennale, rinnovabile) tra la Città di Cuneo e un’ente o un’associazione di enti.
Per la manutenzione e gestione degli spazi e delle attrezzature si ritiene indispensabile un unico soggetto responsabile. Possono anche concorrere più soggetti ma deve esserci un unico responsabile.
Seconda convenzione (si propone triennale, rinnovabile) tra la Città di Cuneo e gli organismi culturali del territorio riconosciuti dall’amministrazione.
E’ prevista la creazione di un coordinamento per la programmazione delle attività culturali, coinvolgendo tutti gli organismi riconosciuti che concordano il programma tramite incontri periodici per stabilire l’utilizzazione degli spazi e la realizzazione del programma. Le attività previste dovrebbero prevedere un ampio coinvolgimento di tutta la cittadinanza sia nelle fasi di realizzazione che nella fasi di fruizione delle attività.
Si propone quindi un coordinamento dei diversi organismi culturali del territorio, di cui deve essere parte attiva una rappresentanza del Comune, per favorire la molteplicità di iniziativa che può essere maggiormente corrispondente alle diverse aggregazioni: ragazzi delle scuole dell’obbligo, giovani delle scuole superiori, giovani artisti e neoprofessionisti, utenti dei servizi socio sanitari, tutti i cittadini, aggregati e non, interessati alle attività culturali. La pluralità dei soggetti che concorrono alla realizzazione del programma può consentire una maggiore penetrazione della proposta culturale nel territorio.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE DI REALIZZAZIONE

La realizzazione non può prescindere dalla conformazione architettonica, dalle caratteristiche e dai materiali che il complesso prende nella sua forma definitiva, sentiti tutti i soggetti coinvolti nell’equipe progettuale, il contenitore si deve adattare al contenuto. Nella prima ipotesi di soluzione architettonica, corredata di disegni e rendering elettronico c’è un’idea in nuce di quella che può essere la “Casa delle Arti e dello Spettacolo” che nasce dal luogo, dall’ambiente circostante, dalla conformazione del terreno, dalle funzioni ipotetiche che vi si installano e dalla necessità di realizzazione a lotti.
Il progetto architettonico riguarda principalmente la parte strutturale dell’edificio che si presenta a volumi distinti, ognuno dei quali si contraddistingue già dall’esterno per la diversa tipologia di funzione che contiene internamente. Le dimensioni di ogni blocco sono indicative, ciascun volume funzionale può essere ingrandito o ridotto e quindi dimensionato correttamente in fase esecutiva, al fine di adeguarsi alle disponibilità finanziarie del momento. Anche le modalità di esecuzione, in linea con le tecniche costruttive per il contenimento o l’azzeramento dei consumi energetici, devono far parte delle considerazioni finanziarie per l’esecuzione delle opere, implicando un abbattimento dei costi.
In linea con l’evoluzione del progetto culturale, la possibilità di essere realizzato in tempi successivi si evidenzia nelle seguenti fasi:
In ciascuna di queste fasi, ogni stadio edificatorio successivo a quello strutturale può essere flessibile per adeguarsi alle diverse esigenze derivanti dalla coesistenza di più aree di intervento e dal loro evolversi nel tempo: i divisori interni possono essere elementi architettonici mobili e l’impiantistica essere progettata per rispondere a necessità di tipo differente, gli arredi in alcuni casi possono anche essere rinviati a tempi successivi o essere temporanei.
Se le superfici ed i materiali utilizzati per le opere di finitura e per la decorazione dell’edificio sono anonimi ed essenziali, lo spazio decorativo non utilizzato dall’architettura è spazio da dedicare agli artisti e ai soggetti attivi della “Casa delle Arti e dello Spettacolo” dal momento in cui essa diventa operativa. E’ uno spazio espositivo da adibire a installazioni o mostre, da subito ed in futuro con l’ausilio degli organi gestionali e secondo le pianificazioni culturali da essi dettate.
Per cui, la semplicità e la purezza delle forme architettoniche lasciano spazio alla comunicazione del linguaggio culturale che caratterizza la “Casa delle Arti e dello Spettacolo”. Tanto le attività culturali nel tempo si trasformano, tanto mutano l’edificio, le sue superfici, le sue sagome interne e nei casi più estremi i suoi componenti edilizi; permettono alle tante forme d’arte che lì operano di lasciare un segno di se stesse, sul costruito e quindi sulla città stessa. Sono l’espressione tangibile dell’evoluzione di un popolo.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE DI GESTIONE

La stagione va fondata sulla presentazione di eventi che nascono dall’incontro tra artisti di interesse nazionale e internazionale – teatro, danza, musica e arti visive, che conducono esperienze di laboratorio rivolte ai cittadini finalizzate alla creazione di eventi, come momento di restituzione dell’esperienza creativa e formativa dei partecipanti a tutti i cittadini.
Di fondamentale importanza è il supporto che può essere dato al percorso formativo finalizzato alla produzione culturale. Attraverso la pratica di linguaggi artistici guidati da maestri, artisti di rilievo, professionisti dello spettacolo, si ha la possibilità di produrre cultura attraverso le risorse del territorio.

Esistono già esperienze a riguardo che considerano come materia di studio e di pratica tutte le discipline formative che possano stimolare l’atto performativo: arti visive, coreutico etc.

La presenza di un comitato scientifico permette di superare le modalità abituali di gestione di uno spazio dell’arte e dello spettacolo inteso solo come vetrina per gli spettacoli, a favore di uno spazio che svolge le funzioni di centro di produzione culturale partecipato e condiviso democraticamente da tutte le persone interessate al confronto artistico. Occorrono soggetti qualificati ed esperti che diano forza al progetto tra loro condiviso.

Per ogni esperienza culturale, workshop del programma etc., è previsto un incontro tra alcuni rappresentanti del comitato scientifico, essi sono: il gruppo di lavoro composto dai partecipanti al laboratorio e gli artisti che hanno diretto l’esperienza del workshop finalizzato alla creazione di una performance rivolta al pubblico.

CONCLUSIONI

La nuova produzione culturale induce gli abitanti stessi della città, una volta presa coscienza del prodotto di cui dispongono, a sostenerla e a parteciparvi attivamente ed anche economicamente. Si innesca quel meccanismo per cui il generare cultura, genera nuovi interessati, nuovi progetti, nuovi finanziamenti e via dicendo.
E’ una catena: bisogna far crescere il desiderio di cultura se si vuole dare cultura. Ed è la motivazione principale per cui il Comune ha il dovere/piacere di intraprendere questo percorso, per il bene dei suoi cittadini e di tutto il suo territorio.

Testo redatto con la partecipazione di Stalker Teatro, direzione artistica, Gabriele Boccaccini


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CASA ARTI E SPETTACOLO


Luogo: CUNEO - ITALY
Anno di realizzazione: 2010

“Casa delle Arti e dello Spettacolo”

CONCORSO PER L'ASSEGNAZIONE DI INCARICO PROFESSIONALE per la redazione del progetto di fattibilità.

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