Previsioni del PRG e descrizione sommaria dell’intervento
Secondo le modalità previste dalla l.r. 56/77, il Piano Regolatore Generale di Rossana e, nello specifico, le Norme di Attuazione
prevedono la possibilità di intervenire, sugli edifici di quest’area con “Ristrutturazione Urbanistica” ovvero con demolizione
e ricostruzione totale degli edifici. La prima causa della scelta di un così radicale intervento è senz’altro
l’elevato stato di degrado in cui si trovano la maggior parte degli edifici: le murature, sin nelle loro parti più alte,
sono per la maggior parte ammuffite, ricche di infiltrazioni e non sanabili, le strutture di alcuni fabbricati
sono instabili e pericolanti, in parte già crollate o prive di fondazione su cui essere ripristinate, quasi tutti i solai in legno sono imputriditi, e quindi non recuperabili. Inoltre, più costruzioni si trovano a stretto contatto col terrapieno verso la collina per cui, prive di intercapedini e sempre in ombra, ne assorbono costantemente l’umidità.
La seconda vera motivazione è la necessità di ricreare nuovi spazi abitativi più adatti al loro utilizzo, ovvero dotati di illuminazione, vedute ed esposizioni migliori di quelle degli edifici esistenti, le nuove costruzioni necessitano di distanza tra loro stesse e di una disposizione tale da evitarne l’attuale ombreggiatura reciproca, in una zona come quella di Rossana, già di per sé, così poco soleggiata durante l’arco della giornata ed, in modo particolare, della stagione invernale.
Le scelte sono state adottate, in sostanza, al fine di garantire una buona qualità della vita agli abitanti del nuovo complesso residenziale. Inoltre, il progetto prevede una ricostruzione ed un ripristino di tutte le caratteristiche originarie del luogo: consistenza volumetrica e di superficie, destinazioni d’uso dei fabbricati, accessi e fili stradali, tipologie architettoniche, ecc., Esso vuole evitare l’invadenza di una costruzione moderna e inopportuna e ha tra i suoi intenti più importanti quello di tramandare l’aspetto originario tipico di quel luogo e la stessa piacevolezza del vivere di un tempo.
Criteri progettuali
Sulla zona indicata dal PRG del Comune di ROSSANA come area di Centro Storico C.S. e per la quale esso richiede intervento con Piano di Recupero, il progetto qui descritto prevede la riutilizzazione della volumetria esistente ai fini residenziale e commerciale. Come accennato, per garantire al nuovo complesso residenziale una adeguata fruibilità e vivibilità, esso propone la demolizione delle fatiscenti costruzioni esistenti e la ricostruzione completa di un nuovo complesso di edifici.
Per il rispetto dell’intorno, delle tradizioni e della percezione attuale dei luoghi, le nuove unità avranno caratteristiche delle tutto similari a quelle precedenti, il tutto con l’intento, in sostanza, di restituire al luogo la sua originaria bellezza. Le nuove costruzioni somiglieranno alle preesistenti in distribuzione planimetrica, forma, dimensioni e caratteristiche strutturali e tipologiche.
La modernizzazione dell’area avverrà principalmente per quel che riguarda le funzioni degli spazi ivi contenuti che si modificheranno sulla base delle attuali necessità. Scompariranno, quindi, gli spazi per le attività agricole a favore di quelli per attività commerciali e gli spazi per ricovero macchine agricole a favore delle autorimesse. I fienili ed i sottotetti non abitati diventeranno locali abitativi.
Accessi e viabilità interna all’area saranno anch’essi pressoché analoghi ai preesistenti, garantendo ai nuovi abitanti spazi comodamente fruibili.
In conclusione, senza appunto dimenticare che ci si trova in un area di centro storico, l’intento del qui presente progetto è soprattutto quello di garantire alle nuove unità abitative tutto ciò che possa renderle completamente adeguate alle attuali leggi edilizie, quali le norme igieniche e sanitarie, quelle relative al superamento delle barriere architettoniche, piuttosto che quelle per il risparmio energetico.
Sistemazione generale dell’area
Il nuovo complesso di edifici si troverà in una posizione cruciale in quanto di forte impatto visivo per chi giunge in Rossana provenendo da Busca, per tale motivo si sono valutate con attenzione la disposizione planimetrica degli edifici e la distribuzione delle volumetrie. Innanzi tutto gli edifici in progetto, come gli attuali e per mantenerne l’aspetto originale, si raggruppano in tre maniche principali rivolte a sud, ovvero verso la via d’accesso. A voler migliorare invece la disposizione volumetrica del complesso, rispetto a quella odierna, ogni manica ha un’altezza diversa a scalare verso sud, sia per favorire l’esposizione solare degli edifici stessi, sia appunto, per garantire un impatto visivo graduale arrivando dalla strada Provinciale verso l’ingresso del centro abitato.
Quindi, in particolare, la manica più a nord, che è la più alta, si sviluppa per tre piani fuori terra più i sottotetti non abitabili, la manica centrale è di tre piani fuori terra compresi i sottotetti abitabili, e la terza ed ultima a sud si estende solamente per due piani fuori terra compresi i sottotetti abitabili. Per mantenere la tipologia volumetrica originaria del luogo, ogni manica, verso la strada bassa ad ovest, si conclude con un basso fabbricato. Questo, nuovamente, favorisce l’accrescere progressivo delle volumetrie verso la collina e verso la strada alta, da ovest ad est del complesso.
Il dislivello tra le due strade sarà altresì colmato da un terrapieno, simile a quello esistente, di quota intermedia tra esse e da sfruttarsi come giardino privato per le costruzioni che vi si affiancano. In tal modo inoltre si ridurranno al minimo i movimenti terra quali scavi e rinterri.
Gli edifici sono caratterizzati dalla presenza di autorimesse al piano terra e residenze ai piani primo e secondo. L’edificio 5 è l’unico ad occupare una porzione di piano terra per usi residenziali, mentre i bassi fabbricati a fianco degli edifici 2 e 4 sono adibiti ad uso commerciale quale negozi per vendita al dettaglio.
Per quanto riguarda la viabilità carraia e pedonale e gli accessi all’area e alle costruzioni si è mantenuto lo schema originario della zona.
L’accesso all’area avverrà sia dalla Via Mazzini a est, sia dalla Strada Provinciale a ovest scendendo da essa verso l’avvallamento di terreno ove si trovano gli edifici.
Il primo accesso, così come quello attuale, sarà esclusivamente pedonale; due vani scala ed una passerella pedonale, oltre a permettere lo smistamento interno degli abitanti del complesso, garantiranno il passaggio al pubblico collegando le due strade comunali e consentendone il superamento del dislivello di quota.
Il secondo accesso, anche carraio, conduce alla bassa strada comunale più a ovest, in parte già esistente ed in parte da realizzare. Su di essa si troveranno gli ingressi principali, pedonali e carrai, ai lotti. Meglio indicata nei disegni allegati alle tavole n.12 e n.14, essa è costituita da una carreggiata per i veicoli, è affiancata da un marciapiede pedonale e da un parcheggio per le autovetture e si conclude in un’area per lo spazio di manovra.
Gli spazi comuni risultanti tra gli edifici garantiscono la distribuzione interna dei pedoni e dei moti carrai verso le autorimesse e, come nelle vecchie abitazioni rurali, caratterizzano i complessi costruiti. I giardini, indicati in progetto con la denominazione verde privato, sono annessi invece alle singole unità abitative.
Descrizione delle tipologie architettoniche
Esternamente il complesso si presenta molto semplicemente con sagome rettangolari a riprendere la forma degli edifici esistenti e, sempre per tale ragione anche le fisionomie dei tetti sono le classiche piemontesi a due falde con la pendenza tipica della zona. La descrizione della distribuzione delle volumetrie è già stata riportata precedentemente al paragrafo “Sistemazione generale dell’area”.
La struttura degli edifici sarà realizzata in cemento armato, con solai in latero-cemento e tamponamenti esterni in mattoni adeguatamente isolati con sistema a “cappotto” e secondo le normative correnti. I tetti saranno, invece, costruiti in legno come quelli esistenti.
Per quanto riguarda invece la parte di finitura delle costruzioni la ricerca è stata più elaborata e dettata al ripristino dell’aspetto originario del luogo. Per tale motivo ogni edificio è dotato di elementi architettonici particolari che lo contraddistinguono dai suoi vicini, così come per i fabbricati attuali, e che si ispirano ad essi per darne i nuovi disegni di facciata. Per meglio spiegare quanto detto si allega al progetto la tavola n. 23 di “Situazione comparativa” tra gli elementi originali dell’area e quelli ripresi, in progetto, sulle nuove costruzioni e ne segue una descrizione dettagliata suddivisa per facciate dei singoli edifici.- L’ edificio 1 (vedi tav. n.23 sezione A-A’), essendo insieme all’edificio 2 il più alto del complesso, riprende le caratteristiche della più alta ed esistente casa n.6 infatti, l’ampio terrazzo al piano secondo ad ovest si affaccia verso il cortile ad un’altezza di circa sei metri da esso (FOTO 1), mentre ad est da accesso all’adiacente terrapieno sistemato a giardino e che confina con la strada alta (FOTO 2). Anche per riprendere i tetti dei portici attuali, esso viene coperto completamente da una grande tettoia che è simile poi alla parte alta della casa n.14. (FOTO 3).
Invece il terrazzo al piano primo, come nella casa n.5 e nella casa n.13 realizzato in parte con rivestimenti in pietra e sovrastante ringhiera in ferro da accesso nella sua parte bassa a cantine ed autorimesse (FOTO 4-5).
Infine le grandi aperture di facciata stanno a riprendere quelle dei vecchi fienili delle varie costruzioni; sono chiuse da ampie vetrate senza persiane in modo tale da non modificarne l’aspetto originario (FOTO 6).
- Nell’edificio 2 (vedi tav. n.23 sezione A-A’), il grande arco di facciata è nuovamente simile alla più elevata casa n.6: ricavato con una risega della muratura esterna, consente la formazione di un balcone ed è sovrastato da piccole aperture senza persiane, proprio come nella casa originale (FOTO 7).
Per quanto riguarda il prospetto verso la strada bassa esistente (vedi anche tav. n.23 prospetto I-I’) il basso corpo di fabbrica, rivestito in pietra, serve a ridurre l’impatto volumetrico fronte strada e a riprendere la tipologia edificata delle case n.7 e n.14 (FOTO 8). Stessa funzione avranno i bassi fabbricati fronte strada degli edifici 4 e 5 descritti in seguito.
- Ciò che invece caratterizza l’edificio 3 (vedi tav. n.23 sezione C-C’) sono le sue grandi aperture a sud che, anche e proprio per il tipo di balconata in legno a loro antistante, ne rendono la facciata molto somigliante a quella delle vecchie case n. 12 e n.8 dove si trovavano i fienili ( FOTO 9 – FOTO 10)
- Anche nell’edificio 4 (vedi tav. n.23 sezione C-C’) come nell’1 i terrazzi sono coperti da grandi tettoie per continuare il discorso di portici e tettoie presenti nelle case n.8 e n.3 (FOTO 11 – FOTO 12).
- Infine, l’edificio 5, (vedi tav. n.23 prospetto I-I’) di soli due piani fuori terra, è la terza manica del complesso ma cerca la somiglianza con le case n.1 e n.2 di per sé isolate e di ridotta volumetria, garantendo un impatto visivo, entrando nella zona, simile a quello originario. Ancora una volta, il porticato in facciata sud, ricorda le tettoie delle case esistenti (FOTO 13).
Più in generale, sempre al fine di rispettare il decoro attuale degli edifici, le murature esterne ed interne saranno rifinite con intonaco tradizionale e tinteggiate secondo le richieste del piano colore se presente. Tutti i serramenti, compresi portoncini d’ingresso e portoni di autorimesse saranno in legno. Come già accennato per alcune facciate, ma più in generale, le dimensioni delle aperture saranno del tipo classico ed in tal caso vi saranno anche le persiane. Dove possibile, invece, si riprenderanno le misure delle aperture esistenti sulle case attuali ed in tal caso, se non presenti ad oggi, non vi saranno persiane.
Tutti i tetti delle costruzioni saranno coperti con coppi alla piemontese e, sempre per non perdere il carattere misto del complesso attuale dei tetti, interrotti dalle coperture in pietra dei vani scala di seguito descritti.
Il PDR prevede precise prescrizioni costruttive e tipologiche affinché il nuovo complesso di edifici possegga le medesime caratteristiche ed il medesimo decoro del costruito esistente.
Per tale motivo il progetto architettonico, allegato alla presente nelle tavole dalla n.16 alla n.23, è stato redatto in scala dettagliata 1:100 e riporta quindi minuziosa descrizione della tipologia di opere che l’impresa costruttrice dovrà compiere in fase esecutiva dei lavori.
Al piano terra di ogni edificio si trovano le autorimesse, esse sono in numero di una per ogni unità abitativa.
I piani primo e secondo sono invece completamente adibiti ad uso residenziale